
09 Gen La psicoterapia cognitivo-comportamentale risulta di pari efficacia nei disturbi d’ansia (ma maggiormente tollerata!) della terapia farmacologica
Uno studio pubblicato a Novembre scorso sulla prestigiosa rivista scientifica JAMA Psychiatry ha misurato la pari efficacia, per i disturbi d’ansia, di interventi di psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) verso la terapia con un psicofarmaco denominato Escitalopram (Cipralex® , Entact®). In particolare gli autori dello studio hanno osservato che otto settimane di intervento di riduzione dello stress con tecniche CBT, erano in grado di ridurre, nei pazienti sottoposti solo a questo intervento, i sintomi d’ansia nelle stessa misura (se non in maniera lievemente maggiore), di quelli sottoposti alla terapia col farmaco. Gli autori inoltre sottolineano come nel gruppo sottoposto al solo intervento psicoterapico non si erano osservati effetti collaterali che avevano condotto all’interruzione del trattamento. Mentre questo era accaduto in circa un paziente su dieci (8%) nel gruppo sperimentale sottoposto alla cura col farmaco. Gli autori alla fine hanno precisato che lo studio è stato basato su interventi in presenza, tipo face-to-face, e che i risultati non potevano essere generalizzati ad interventi condotti con applicazioni su smartphone o con sedute condotte a distanza.