
03 Lug La molecola che aiuta la memoria che invecchia
E’ una buona notizia che viene da una ricerca tutta italiana. Un team di ricercatori dell’Istituto di Biochimica cellulare del CNR e del Telethon Institute di Genetica e Medicina (TIGEM) ha scoperto che una molecola poliamminica detta Spermidina sarebbe in grado, in soggetti di mezza età predisposti al declino cognitivo, di ripristinare la memoria grazie alla sua azione di “pulizia” degli aggregati proteici tossici nelle cellule cerebrali deputate a immagazzinare e conservare i ricordi. La spermidina sarebbe in grado di agire anche su un altro organo fondamentale per la salute del cervello: il cuore. Infatti si sarebbe rivelata protettiva anche sul sistema cardiaco e soprattutto nel contrastare l’accumulo degli aggregati proteici di beta amiloide, responsabili della formazione delle fibrille che costituiscono quei filamenti tossici che contrastano l’attività normale dei neuroni, spiega la Dott.ssa Elvira De Leonibus, coautrice dello studio pubblicato sulla rivista Aging Cell qualche mese fa. I risultati di questo studio appaiono particolarmente importanti, in un momento come l’attuale dove le terapie farmacologiche contro il declino cognitivo tardano a rendersi disponibili e soprattutto per quei soggetti che tendono a mostrarlo precocemente.