
07 Gen C’è differenza tra stress e ansia?
C’è una linea sottile che divide lo stress dall’ansia. Entrambi sono risposte emotive, secondarie a meccanismi di adattamento a fattori esterni (appartenenti all’ambiente) o interni (appartenenti all’assetto psicologico della persona). Lo stress è comunemente causato da un fattore esterno. L’avvio e il mantenimento di una risposta da stress possono essere a breve termine, come una scadenza di lavoro o di studio oppure un litigio con una persona cara, oppure essere continuativo e protrarsi per un lungo periodo, come nella difficoltà di lavorare, vivere una condizione di discriminazione o di stigma, essere soli nell’assistere una persona malata o avere una malattia cronica. Le persone sotto stress sperimentano sintomi mentali e fisici, come irritabilità, rabbia, senso di intrappolamento, affaticamento, dolore muscolare, problemi digestivi e difficoltà a dormire. Diversamente l’ansia è definita da preoccupazioni persistenti ed eccessive che non diminuiscono o scompaiono anche se non esiste alcun fattore esterno responsabile. L’ansia, in questi casi diventa il risultato di un caratteristico modo di pensare al mondo circonstante, basato sulla necessità di anticipare o controllare una minaccia, un pericolo prima che questo si evidenzi. L’ansia è caratterizzata da una serie di sintomi alcuni identici a quelli dello stress: insonnia, difficoltà di concentrazione, ritiro sociale, disturbi somatici soggettivi, affaticamento, tensione muscolare e irritabilità. Sia lo stress lieve che l’ansia lieve rispondono bene a meccanismi di fronteggiamento simili. L’attività fisica, una dieta nutriente e varia e una buona igiene del sonno sono un buon punto di partenza per ostacolare la cronicizzazione dello stress e dell’ansia. Tuttavia se lo stress o l’ansia non rispondono a tecniche di auto-gestione, o stanno influenzando troppo il vostro funzionamento quotidiano e l’umore, allora diventa necessario parlarne con un professionista della salute mentale che può aiutarvi a capire cosa state vivendo e fornirvi ulteriori strumenti per affrontare la situazione. Solitamente i disturbi d’ansia differiscono dalle sensazioni di ansia a breve termine per la loro gravità e per quanto tempo durano: l’ansia in questi casi persiste per mesi e influenza negativamente l’umore e il funzionamento. Alcuni disturbi d’ansia, come l’agorafobia (la paura degli spazi pubblici o aperti), possono indurre la persona a evitare attività piacevoli o rendere difficile mantenere un lavoro. I disturbi d’ansia possono essere trattati con la psicoterapia, i farmaci o una combinazione dei due. Uno degli approcci terapeutici più utilizzati è la terapia cognitiva comportamentale, che si concentra sul cambiamento dei modelli di pensiero disadattivi legati all’ansia. Un altro potenziale trattamento è la terapia di esposizione, che comporta il confronto con i fattori scatenanti dell’ansia in modo sicuro e controllato, al fine di rompere il ciclo della paura intorno al fattore scatenante.